La ricerca sul web diventa sociale: nasce Volunia.com, il motore 'cerca e incontra' made in Italy che permettera' di "volare" nello sterminato mondo di Internet e conoscere persone con interessi in comune.
Presentato all'universita' di Padova in diretta web dal suo ideatore, Massimo Marchiori, uno degli inventori dell'algoritmo di Google, Volunia e' un "progetto mondiale", accessibile in 12 lingue, ma non e' un "anti-Google".
"Parte da un punto di vista differente, sarebbe una follia per qualsiasi start-up mettersi in competizione diretta" con il gigante di Mountain View, ha spiegato Marchiori.
Dopo una settimana di prova, con accesso limitato a circa 150mila utenti, Volunia si aprira' al pubblico e sara' in grado di "reggere potenzialmente milioni di persone".
La differenza fondamentale tra Volunia e gli altri motori di ricerca e' che non abbandona gli utenti, ma li guida e li aiuta attraverso un barra degli strumenti sempre presente nella parte alta della pagina web.
Gli utenti possono cosi' effettuare ricerche mirate all'interno di ogni sito, attraverso una mappa, una sorta di navigatore che schematizza i siti e li suddivide per contenuti.
In questo modo, se si vuole effettuare una ricerca tra i contenuti multimediali di un sito, si puo' restringere il campo ai soli video o foto.
Altra innovativa particolarita' che lo rende il "motore di ricerca del terzo millennio" e' la barra sociale che "unisce l'informazione con il mondo delle persone".
L'obiettivo dichiarato e' di "rompere le barriere" tra ricerca di contenuti e socialita'.
Attivando la funzione 'social', gli utenti decidono di rinunciare all'anonimato durante la visita di una pagina web e di segnalare agli altri la propria presenza.
"In questo modo, quando apriamo un sito Internet possiamo vedere chi c'e' o chi c'e' stato", ha spiegato Marchiori. Volunia comunichera' a tutti gli utenti in tempo reale le persone collegate al sito alle quali "si potra' chiedere l'amicizia in base a un interesse comune".
Volunia e' gia' predisposto per essere accessibile da tutti i tablet, come iPad e Samsung Galaxy, ma anche da cellulare con una versione mobile.
Fonte: agi.it
Fonte: agi.it
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