Dalla prima diffusione fulminea e
sorprendente dei vari app store, il mercato delle applicazioni su dispositivi
mobile ha fatto passi da gigante Oggi tutti i sistemi mobile più diffusi
offrono ai professionisti di ogni settore una serie di app dedicate: dal
semplice ebook disponibile in qualsiasi momento sullo smartphone
all’applicazione che può sostituire anche strumenti dedicati a giochi veloci
che permettono di divertirsi nel proprio campo di competenza.
Nel campo dell’elettronica in
particolare segnaliamo l’ottima ElectroDroid, un’applicazione a metà tra un
calcolatore e uno strumento di consultazione, che permette di avere in poco
tempo informazioni sulla risposta di condensatori, resistenze, batterie, produttori e distributori come Farnell, Tyco Elettronics e altri
elementi.
Vanta non solo una serie di aiuti
destinati alla progettazione ma anche una serie di tabelle consultative su una
vasta gamma di variabili da considerare (resistività, resistori e condensatori
standard, sigle, conversioni di fili). Aggiornata da poco (l’ultima release è
del 9 agosto 2012) l’applicazione ha ricevuto un rating alto sul Google Play
Store (5/5 valutato da più di trenta mila utenti) e un numero di download di
molto superiori ad applicazioni simili o con funzioni incrociate (ad’esempio la
Database PICmicro che si occupa solo dei chip prodotto dalla Microchip).
Una nota di merito per i
realizzatori di Electricity App per iPhone che consente, attraverso
l’adattatore di corrente, di visualizzare in tempo reale lo stato della rete
elettrica, trasformando uno smartphone in uno strumento di misurazione immediatamente
disponibile.
Oltre alle applicazioni serie
negli app store ci sono anche giochi per tutte le età, ma anche per tutte le
professioni. E’ il caso di Circuit Coder che sfida il giocatore a superare una
serie di schermate usando la logica, attraverso la costruzione di schemi a
blocchi, la conoscenza degli operatori logici AND, OR e NOT e la passione per l’elettronica l’utente
dovrà usare poche informazioni iniziali o “input” per collegarli in modo
corretto al risultato (“output”) e superare cosi la schermata.
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